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Ci occupiamo di tutto quello che potrebbe distogliere la famiglia dell’estinto dall’occuparsi dei propri cari in un momento tanto particolare durante l’organizzazione del rito funebre.
Esumazioni, trasporti funebri nazionali e internazionali, addobbi funebri, allestimento di camere ardenti, organizzazione di funerali economici, medi e di lusso, cremazioni, disbrigo delle pratiche funebri e cimiteriali, vestizione delle salme, esumazioni ed estumulazioni, stampa ed affissione di avvisi a lutto, ringraziamenti e partecipazioni.
Comprendiamo che la decisione di optare per la cremazione può essere una scelta personale o una richiesta specifica del defunto. Siamo qui per accompagnarvi in questo percorso, offrendo un supporto sensibile e professionale in ogni fase del processo.
Dopo la cremazione, ci sono diverse opzioni disponibili per la destinazione delle ceneri. Potete scegliere di conservarle in un’urna funeraria, di seppellirle in un loculo cimiteriale o di disperderle in un luogo significativo. Siamo pronti ad assistervi nella scelta che rispecchia al meglio i vostri desideri e quelli del defunto.
Sappiamo che ogni famiglia ha bisogni unici e desidera un servizio personalizzato. Vi ascolteremo attentamente per adattare i nostri servizi di cremazione alle vostre esigenze specifiche, garantendo che ogni dettaglio sia gestito con cura e attenzione.
La pratica della cremazione ha una lunga storia tra le popolazioni di stirpe indoeuropea e tra coloro che seguono religioni di tale origine, come il buddhismo. Tuttavia, ci sono eccezioni a questa regola, come i Parsi, seguaci di Zarathustra, che non praticano la cremazione a causa del loro culto per il fuoco.
I Greci iniziarono a cremare i loro morti già 3.000 anni fa, e la cremazione divenne il metodo predominante per la disposizione dei cadaveri. Questo rito era riservato alle persone nobili e famose, sottolineando la sua importanza.
A Roma, la cremazione divenne così diffusa che i parenti dei defunti iniziarono a costruire e affittare loculi all’interno di columbari. I loculi erano nicchie o strutture simili disposte nelle pareti dei colombari, utilizzate per contenere le ceneri dei defunti. Presto, la vendita di loculi e interi colombari divenne un commercio redditizio.
Con la diffusione del Cristianesimo, la pratica della cremazione nell’Impero Romano diminuì a vantaggio della sepoltura. Anche se la cremazione non era esplicitamente vietata dai cristiani, veniva vista con sospetto dalle autorità religiose a causa delle sue origini pagane e per il timore che potesse interferire con la resurrezione del corpo.
e cose cambiarono con l’Illuminismo e l’Editto di Saint Cloud del 1805 promulgato da Napoleone Bonaparte. Questo editto stabiliva l’obbligo di inumazione dei cadaveri nei cimiteri extraurbani, gettando le basi per le leggi cimiteriali moderne.
La cremazione rimase rara in Europa occidentale fino al XIX secolo, tranne in casi eccezionali come durante l’epidemia di peste nera del 1656, quando a Napoli furono bruciati i corpi di 60.000 vittime in una sola settimana.
Nel XX secolo, il termine “cremazione” divenne anche associato agli stermini di massa dei prigionieri nei lager nazisti.
Gli studi di Brunetti, Polli-Clericetti, Paolo Gorini da Lodi, Venini, Guzzi e Spasciani-Mesmer hanno contribuito allo sviluppo dei primi forni crematori moderni.